Skip to main content
CAMPIONATI A SQUADRE

Milano, è Serie A!

Milano Padel vince un play-off sofferto e conquista la promozione nel massimo campionato. Decisivo il punto conquistato con in campo il 17enne Noa Bonnefoy. Una squadra che, con l’inserimento di un fenomeno come Arturo Coello appare competitiva per lottare subito per lo scudetto. Promosse altre tre squadre romane, in una Serie A profondamente ridisegnata per la prossima stagione

di Lorenzo Cazzaniga

26 settembre 2022


«Oggi mi saltano le coronarie!». Con estrema dose di sintesi, Antonio Civita, CEO di Panino Giusto ma nell’occasione soprattutto patron di Milano Padel, ha così riassunto il play-off più atteso, quello che poteva sancire la promozione della squadra milanese in Serie A. Missione compiuta, ma l’ultimo passo è stato ben più sofferto rispetto al pronostico, con il Villa Pamphili di Roma che si è presentato al GetFit Village con due top player come Javier Barahona e Julieta Bidahorria, rispettivamente numero 43 e 35 del ranking mondiale, e un team molto solido che non è andato troppo lontano dal causare la grande sorpresa in questo week-end di play-off.

Dopo il comodo successo di Denny Cattaneo e Federico Beltrami, è cominciata la battaglia. Roberta Vinci e Giulia Sussarello, avanti un set e 5-3 hanno dovuto salvare due match point sul 5-6 del terzo set alla Bidahorria, in coppia con Anna Signorini, prima di vincere il tie-break decisivo, mentre nel campo a fianco, Lorenzo Di Giovanni e Vinicius Trevisan hanno ceduto 6-4 al terzo contro Barahona («Un’autentica bestia! – ha sentenziato Trevisan -: quando esce di parete devi temere per la tua incolumità») e Francesco Ferro, un 2.3 poco appariscente ma di grande sostanza e che vale molto di più della sua classifica.

«Un progetto che nasce sano deve continuare a essere tale, anche nei momenti delicati. Abbiamo sempre creduto nei giovani e mi fa particolarmente piacere che l’ultimo punto sia arrivato anche grazie alla prestazione di un ragazzo di 17 anni» Antonio Civita, Milano Padel

Il match decisivo ha visto protagonista il più giovane della rosa, Noa Bonnefoy, classe 2005, accoppiato ad Alfonso Sanchez, spagnolo che ha sposato la causa milanese e che con la sua esperienza e qualità ha trascinato Bonnefoy al successo, anche grazie alla presenza in panchina del suo coach, Mauricio Lopez Algarra, tecnico ideale per un team che punta in alto. «Un progetto che nasce sano deve continuare a essere tale, anche nei momenti delicati – ha detto Civita -. Abbiamo sempre creduto nei giovani e mi fa particolarmente piacere che l’ultimo punto sia arrivato anche grazie alla prestazione di un ragazzo di 17 anni». E i momenti difficili non sono mancati perché dopo aver vinto il primo set, Bonnefoy e Sanchez si sono ritrovati sotto 0-4, prima di infilare sei giochi consecutivi e regalare a Milano la tanto attesa promozione, a conclusione della prima fase di un progetto ambizioso, partito tre anni fa dal fondo della Serie D: «Le emozioni sono state travolgenti – ha ammesso Civita – perché abbiamo cominciato un percorso insieme e ci tenevo a raggiungere questo primo importante traguardo nei tempi stabiliti. Ora possiamo cominciare a lavorare per consolidare il gruppo e renderlo sempre più competitivo».

Un bell’aiuto arriverà dal giocatore straniero che finalmente Milano Padel potrà schierare dalla prossima stagione, quell’Arturo Coello che Civita ha messo sotto contratto già quattro anni fa quando aveva solo 16 anni e che ieri ha conquistato il suo secondo titolo stagionale del World Padel Tour a Madrid, in coppia con la Leyenda del padel, al secolo Fernando Belasteguin. Il campionato italiano si arricchirà dunque di un altro personaggio straordinario, per molti addetti ai lavori destinato a diventare un futuro numero uno del mondo.

Nella Serie A 2023 sarà possibile inserire un solo giocatore straniero e un solo trasferito, favorendo la partecipazione dei giocatori italiani, anche in considerazione della nuova regola che di fatto elimina l’impiego dei cosiddetti equiparati

Ed eccoci alla nuova formula che dall’anno prossimo accoglierà dodici squadre in campo maschile e ha dunque promosso in Serie A le squadre vincitrici dei play-off: oltre a Milano Padel, tre squadre romane (of course), la S.S. Lazio, il Bolasport e la corazzata della Canottieri Aniene che si è qualificata con la seconda squadra, visto che la prima è già iscritta alla Serie A, campionato che ha vinto nelle sue prime otto edizioni. Tuttavia, Aniene a parte, le Final Four che si disputeranno dal 21 al 23 ottobre in sede da definire (le candidature sono aperte fino all’1 ottobre) saranno decisive per le promozioni in campo femminile. Nel 2023 saranno otto le squadre iscritte al massimo campionato e quindi saranno ammesse solo due tra le quattro presenti alla fase finale della Serie B.

Queste non sono le uniche novità della Serie A 2023. Andiamo con ordine, partendo dalla programmata separazione dei due campionati, maschile e femminile. Tra gli uomini, le 12 squadre saranno divise in quattro gironi, con match di andata e ritorno. Le prime classificate si qualificheranno per le Final Four, le altre dovranno giocarsi la permanenza in Serie A. Sarà possibile inserire un solo giocatore straniero e un solo trasferito, limitando quindi la campagna acquisti di ciascun club e favorendo la partecipazione dei giocatori italiani, anche in considerazione della nuova regola che di fatto elimina l’impiego dei cosiddetti equiparati: infatti, secondo l’articolo 10 del nuovo regolamento, la partecipazione è consentita solamente ai giocatori italiani che hanno i requisiti per rappresentare l’Italia in base alle regole sulla eleggibilità della FIP (non devono aver rappresentato un altro paese negli ultimi 36 mesi). Una regola che rischia di depredare alcuni team di giocatori decisivi, come potrebbe essere il caso della Canottieri Aniene.

Inoltre c’è un altro aspetto che andrebbe valutato meglio e invece pare sia stato preso in scarsa considerazione. Fin qui, ogni match era composto da tre doppi maschili e soltanto uno femminile. Con la scissione del prossimo anno invece, anche le donne giocheranno tre match, col requisito minimo di avere sei giocatrici iscritte, contro le due attuali. Dunque, la logica vorrebbe che venisse consentito il tesseramento di quattro nuove giocatrici, almeno per la prima stagione, in modo da adeguare il nuovo regolamento a quello precedente. Invece, sarà permesso un solo nuovo tesseramento. Una scelta che appare frutto di una distrazione e che meriterebbe un’attenta valutazione ed eventualmente il coraggio di una correzione al regolamento.